Pannelli solari fotovoltaici che funzionano anche di notte: ecco lo studio dei ricercatori californiani e condivisa dall’imprenditore Leo Marino Benedettini attraverso il suo blog. Il sistema studiato permetterebbe di progettare pannelli solari fotovoltaici di produrre durante la notte il 25% dell’energia prodotta durante il giorno.
La società Green Energy Ambiente e Tecnologia Srl dell’imprenditore Leo Marino Benedettini vanta una particolare esperienza nel settore dei pannelli solari fotovoltaici, impianti che stanno conoscendo uno sviluppo importante, soprattutto negli ultimi anni, seppur non ancora capillare ed ottimale. E questo per due ragioni. Per prima cosa, l’efficienza dei pannelli solari fotovoltaici è ancora poco soddisfacente, registrando un tasso al di sotto del 20%; inoltre, il fotovoltaico non produce energia nel corso della notte, almeno per il momento. Infatti, anche questa tendenza potrebbe modificarsi e i pannelli solari fotovoltaici intraprendere un nuovo corso per il loro funzionamento.
Infatti, i ricercatori dell’Università della California stanno mettendo a punto un rimedio per sopperire a questa carenza tipica del fotovoltaico. Gli studiosi, infatti, stanno progettando un sistema che, nel corso della notte, consentirebbe ai pannelli solari fotovoltaici di produrre fino ad un quarto dell’energia elettrica, che creano durante il giorno. Dunque, anche in assenza di sole, gli impianti di questi pannelli potrebbero produrre continuare a funzionare senza problemi.
L’idea dei ricercatori americani parte da presupposto per il quale le superfici che di giorno attirano luce solare, producendo di conseguenza energia, accumulano una parte di questa energia sotto forma di calore. Quest’ultimo, però, si perde al calare delle temperature, all’ora del tramonto. Come per un muro che, in estate, è stato esposto al sole per tutto il giorno e che di sera è così caldo da non poterlo toccare né stargli accanto,allo stesso modo i pannelli fotovoltaici potrebbero funzionare anche di notte, basandosi su questo principio. Grazie ai raggi infrarossi, il calore può svilupparsi e propagarsi; questo processo si realizzare mediante una particolare banda di frequenze della radiazione solare.
Se le celle fotovoltaiche riuscissero a catturare ed usare gli infrarossi che da esse provengono durante il raffreddamento, allora, si potrebbe ottenere ancora la produzione di energia elettrica. Pertanto, gli studiosi dell’Università della California stanno progettando i primi sistemi in grado di fornire energia elettrica, se colpiti o attraversati da luce ad infrarossi. Dai primi risultati, il potenziale generato non è altissimo; le stime parlano di circa 50 Watt per metro quadrato di energia, contro gli oltre 200 Watt che un pannello può produrre quotidianamente. Tuttavia, la questione dell’efficienza produttiva sarebbe il problema minore perché, comunque vada, i 50 Watt ottenuti nel corso della notte di sommerebbero ai 200 ottenuti nel corso del giorno. E sarebbe un’aggiunta importante, ricorda il team di Leo Marino Benedettini.
Al momento si tratta di un progetto teorico, perché non c’è alcun pannello solare fotovoltaico in grado di funzionare di giorno e di notte. Gli studiosi californiani sono convinti, però, che la teoria è buona e che si realizzerà presto un impianto, da sottoporre poi ai primi esperimenti. Se gli studiosi riuscissero a progettare pannelli solari fotovoltaici che funzionano anche di notte, si potrebbe ottenere un impianto in grado di immettere più energia nel corso della giornata nella rete elettrica e stabilizzarla.
Infatti, tranne le energie derivanti dall’idroelettrico e le ecosostenibili a combustione, le altre energie rinnovabili non sono prevedibili né stabili e non è mai possibile calcolare esattamente quanta energia immetteranno quotidianamente. Pertanto, se il fotovoltaico potesse tornare utile non solo per produrre energia elettrica rinnovabile grazie al sole, ma anche per stabilizzare un po’ la rete elettrica in assenza di luce, una parte importante delle questione verrebbe risolta ed il settore potrebbe conoscere un cambio di marcia importante.